Metal Zone Italia inaugura questa nuova rubrica con un consiglio che farà piacere a chi negli anni ottanta frequentava la scena metal romana e a chi vorrebbe conoscere quell’epoca perchè in quegli anni non era ancora nato e ne ha solo sentito parlare dagli “anziani” metallari.
A tal fine abbiamo il piacere di consigliarvi un libro scritto da un personaggio dell’epoca, un musicista oltre che uno scrittore, un certo Umberto “UmbOzzy” Tamilio, “Un sogno americano”.
Umberto ha militato in diversi gruppi metal romani, partendo dai Rude passando per i 4WD e gli Hydra e finendo nei Dr. Hyde, durante gli anni ha sperimentato anche altri generi musicali ma sicuramente è una pietra miliare nell’ambito heavy metal.
E solo da un personaggio come lui poteva venire fuori un libro che ci racconta uno spaccato dell’epoca visto con gli occhi di chi ci ha partecipato attivamente. Un libro che si legge con la stessa passione con cui è stato scritto.
Non voglio svelarvi nulla, vi invito solo a procurarvene una copia (se è ancora disponibile la seconda ristampa), di sicuro è disponibile in eBook.
Tratto da Amazon: “…Sogniamo sempre, sogniamo tutte le notti, sogniamo anche di giorno ad occhi aperti, magari liberando la fantasia, Fantasia che a volte si trasforma in arte, creatività, evasione da quello che tocchiamo con mano.
Un romanzo, scritto come un flusso di coscienza da cui è difficile staccarsi, in cui l’autore, prendendo spunto dalla propria personale esperienza ci mostra la cruda realtà delle cose condita con… molto spirito di avventura.
Umberto ‘umbOzzy’ Tamilio nasce a Roma nel 1963. A fine anni 70 si appassiona a un genere musicale allora sconosciuto: l’Heavy Metal. È uno dei primi rocker romani insieme a uno sparuto gruppo di fan e musicisti che si ritrovano giornalmente nel quartiere della Suburra, tra cantine adibite a sale prove, bar e birrerie del quartiere. Umberto farà parte come cantante delle primissime band metal romane, iniziando con i mitici Rude nel 1984, passando ad altri storici gruppi (4WD e Hydra), per poi mettersi in proprio, scrivendo brani suoi, in un progetto che prenderà il nome di UmbOzzy. In seguito lascerà il palco per ruotarvi intorno in vari ruoli, fino a che… Beh, per saperlo dovete leggere il libro…”