Il gruppo nasce nel maggio del 1980 ricalcando all’inizio le orme dell’Hard Rock più classico. Nonostante vari tentativi di introdurre nell’organico altri componenti la formazione dei Way Out comincia come un power trio con Riccardo Di Felice (Keyboards/Bass Guitar), Stefano Strizzi (Drums) e Riccardo Strizzi (Guitar/Vocals). La presenza dei fratelli Strizzi e Di Felice sarà infatti l’elemento costante che caratterizzerà la formazione dei Way Out nel corso dei decenni, fino ad oggi.
Da un lato, l’attività della band è quella di un tipico gruppo underground, dall’altro emerge sin dall’inizio l’esigenza di trovare una propria identità musicale che si discosti dalle radici Hard Rock dei Seventies. Infatti gli esordi della band restano ancora legati a band quali Deep Purple, Black Sabbath, Led Zeppelin e i testi vengono scritti in italiano.
Tra l’81 e l’83 l’onda lunga dell’Heavy Metal britannico arriva anche in Italia e i Way Out abbracciano con entusiasmo i nuovi dettami stilistici (Saxon e Judas Priest in testa) della NWOBHM. Il sound dunque si indurisce ulteriormente: le tastiere, un tempo punto focale del gruppo, vengono abbandonate e i testi trascritti in inglese. Nel marzo dell’85 la band registra una manciata di brani pubblicati sullo storico demo-tape We Are Ready. La title track, Over the World, Lady of Metal e Black Hell vengono subito apprezzate sia in Italia che all’estero.
Nel Maggio dello stesso anno entra a far parte del gruppo Vincenzo Tauriello (ex Massacra) a cui viene affidata la chitarra solista. Il gruppo con la nuova formazione a due chitarre si esibisce live in varie occasioni tra cui spiccano due memorabili prestazioni: al “I° Italian Metal Day di Fossano” (CN), insieme ad altre storiche band italiane quali Wild Devils, Whitefire e Jester Beast e a un concerto al Black Out (storico locale di Roma) organizzato da Radio Rock e Metal Massacre con i maggiori gruppi della Capitale. (Raff, Fingernails, Schwartz).
Nell’86 il quartetto registra tre song — Steel Blade, The Last Promise, The Sound Of The Night — che vengono utilizzate a scopo promozionale. L’anno seguente il gruppo accusa varie defezioni dovute alle partenze per il servizio di leva. Nell’aprile dell’88 la band trova un nuovo assetto con l’ingresso di due nuovi chitarristi: Alex Massari e Dario Marcoaldi sostituiscono Vincenzo Tauriello e Riccardo Strizzi. Quest’ultimo, da questo momento, andrà a occuparsi esclusivamente e in via definitiva delle parti vocali.
Nell’89 Dario Marcoaldi lascia la band che resta con il talentuoso Alex Massari ad occuparsi di tutte le parti di chitarra. Nel maggio dello stesso anno il gruppo termina la registrazione dei brani che finiranno nel demo dal titolo The Sound Of The Night, che contiene anche le tre tracce registrate nell’86. L’attività dei Way Out prosegue con numerose esibizioni live per promuovere l’uscita del nuovo demo.
Nel dicembre del ’90 Alex Massari viene sostituito dal nuovo chitarrista Stefano Scarfone, un virtuoso il quale riesce da subito a ottenere ottime recensioni grazie al suo stile moderno e shredding donando nuova linfa vitale alla band romana. Nei quattro anni seguenti le esibizioni live sono numerose e molto apprezzate dal pubblico; sono da ricordare soprattutto le gloriose serate “Metal Massacre Nights” organizzate da Giuseppe “Baffo” Zappinbulso, mitico organizzatore, DJ e da sempre vero catalizzatore, una sorta di Neal Kay, di tutta la scena metal romana.
Purtroppo nel ’94 il gruppo si scioglie con l’uscita di Stefano Scarfone che come il precedente chitarrista Alex Massari va a trovar fortuna con artisti affermati di fama nazionale e internazionale. Inoltre, in quegli stessi anni, l’avvento del rock di Seattle e del Grunge mette in crisi tutta la scena Heavy Metal anche in Italia e non sono poche le band a sciogliersi proprio in quel periodo.
Arriviamo dopo uno iato di vent’anni al 2014: l’anno in cui i Way Out si riformano. Ma procediamo per gradi facendo un piccolo passo indietro. L’uscita del libro Anni di Metallo (2013) di Andrea Ciccomartino (ex Rude, cantante e chitarrista dei Graal) mette finalmente nero su bianco — attraverso un encomiabile lavoro d’archivio basato su i demo, le fanzine, le riviste e le locandine dell’epoca — la storia della scena metal romana degli anni ottanta/novanta. Il brano dei Way Out Under Russian Fire viene inserito nell’omonima compilation allegata al libro e soprattutto viene stampato un vinile pubblicato dalla ACE Records che include sei vecchi brani provenienti dai demo degli anni ottanta: Steel Blade, The Last Promise, The Sound Of The Night, Under Russian Fire, Broken Love, Kiss Me Down. I Way Out trovano così la scintilla per una rinascita, pronti a ripartire da dove avevano lasciato. Il disco viene presentato al Closer, noto locale romano, nello storico evento live “Anni di Metallo”, organizzato da Gianfranco Belisario e lo stesso Ciccomartino, insieme ai Graal e ai Raff. La formazione comprende oltre ai tre fondatori del gruppo (i due fratelli Strizzi, e Riccardo Di Felice) anche due vecchie conoscenze, i due chitarristi Vincenzo Tauriello e Alex Massari per la prima volta insieme sul palco.
Dopo alcuni concerti, di comune accordo Alex Massari torna alla sua professione di musicista e insegnante: al suo posto subentra il giovane e affermato Frank Marrelli (ex Rebel Tango), già molto noto nell’ambiente romano. L’attività riprende a pieno regime con molte esibizioni dal vivo tra cui spicca quella del 23 Aprile 2015 come gruppo spalla alla leggendaria band inglese Girlschool e l’uscita di un brano sulla compilation Metal Years Vol.I.
Dopo una serie di concerti arriviamo al 2018 e alla pubblicazione del secondo full-lenght “Wheel of Time” a cura dell’etichetta Metal Zone, altri concerti e nel 2019 Frank Marrelli lascia il gruppo per seguire dei progetti personali e al suo posto entra Giuseppe De Paolo(ex Dragonhammer e Lord Vampyr), nel 2019 arriva anche lo scioglimento dei Way Out ma non la fine della voglia di suonare dei singoli componenti.